Carcinoma Mucoepidermoide della Parotide. Rappresenta l’istotipo più comune fra le neoplasie maligne delle ghiandole salivari maggiori (8-15%) ed interessa soprattutto la ghiandola parotide (75%).
Nella mia personale casistica il 24% dei tumori maligni parotidei era carcinoma mucoepidermoide.
Sono leggermente predominanti nel sesso femminile.
Il nome deriva dalla presenza simultanea di elementi cellulari epidermoidi, ghiandolari mucinosi e da cellule intermedie.
Sono tumori macroscopicamente ben circoscritti ma non capsulati.
Sono di consistenza dura, di colore bianco-grigiastro o rosa.
Si distingue istologicamente una forma a basso grado, una ad alto grado ed una intermedia, sulla base della estensione della differenziazione mucinosa e della relativa proporzione di elementi cellulari e spazi mucinosi.
Carcinoma Mucoepidermoide della Parotide
Nelle forme a basso grado prevale una architettura ghiandolare facilmente riconoscibile, cellule epiteliali ben differenziate numerose (50%), basso grado di atipia ed un aspetto più frequentemente cistico. L’evoluzione è lenta, raramente può dare localizzazioni latero cervicali e metastasi a distanza. La sopravvivenza media a 5 anni è superiore al 90%.
La variante ad alto grado rappresenta il 13% delle neoplasie maligne parotidee. Ha dimensioni maggiori; nel 20-25% c’è infiltrazione del nervo facciale all’esordio ed è caratterizzato da alta incidenza di metastasi latero cervicali (50%).
La sopravvivenza media delle forme ad alto grado a 5 anni è dell’80%
Il trattamento chirurgico è condizionato dalla variante istologica.
Il low grade consente un atteggiamento chirurgico maggiormente conservativo (Parotidectomia totale conservativa). Le varianti ad alto grado richiedono procedure più estensive, spesso con il ricorso alla radioterapia complementare.
Alcuni autori propongono lo svuotamento selettivo del II Livello anche nei caso N0, con esame estemporaneo ed estensione a svuotamento radicale del collo solo in caso di positività.
Indicazione allo svuotamento elettivo completo si ha nei casi T3-T4, associati a paralisi del faciale, età avanzata, estensione extraparotidea, invasione perilinfatica o del lobo profondo.
BIBLIOGRAFIA
– G.Spriano. I tumori delle Ghiandole Salivari Maggiori. Relazione Ufficiale XCV Congresso Nazionale SIO, Torino 2008, Torgraf, 2008
– P.Bonfils Tumori delle ghiandole salivari . EMC Otorinolaringoiatria, 20-628-b-10,2007
Per ulteriori approfondimenti, si possono consultare anche i seguenti link:
Carcinoma a Cellule Aciniche della Ghiandola Parotide
Fattori di rischio di complicanze salivari dopo parotidectomia superficiale
Chirurgia della Parotide: liberazione del Faciale e Parotidectomia Parziale
Chirurgia della Parotide: la ricerca del Nervo Facciale
Parotidectomia Sovraneurale per Adenoma Pleomorfo della Parotide
Adenoma Pleomorfo dello Spazio Parafaringeo: approccio chirurgico cervicotomico trasparotideo
Parotidectomia totale con tecnica MI FUSION ®
Parotidectomia Superficiale: Tossina Botulinica Intraoperatoria
Tumori della parotide: validità e limiti della citologia agoaspirativa (FNAB)
Carcinomi squamosi del condotto uditivo esterno e parotide
Parotidectomia od Osservazione per l’Adenoma Pleomorfo degli Anziani?
Plastica di rotazione del Muscolo Sterno Cleido Mastoideo post Parotidectomia
Nervo Grande Auricolare e chirurgia parotidea
La classificazione delle Parotidectomie
Anatomia Chirurgica della Parotide e del Nervo Facciale (parte I)
Anatomia Chirurgica della Parotide (II Parte): la ricerca del Nervo Facciale
Anatomia Chirurgica della Ghiandola Parotide (III): l‘isolamento del Nervo Facciale
Metastasi Intraparotidee da Carcinoma Squamoso della Cute
L’uso dei Presidi Optici nella chirurgia della Parotide
I tumori dello spazio parafaringeo: una sfida per il chirurgo