Sebbene i tumori primitivi dello spazio parafaringeo (SPF) siano rari, rappresentando solo lo 0.5 % delle neoplasie cervico-facciali, essi costituiscono una vera sfida per il chirurgo, sia per le difficoltà della stadiazione preoperatoria che per la scelta del corretto approccio chirurgico.


Lo spazio SPF è diviso in due compartimenti, pre-stiloideo e retrostiloideo ed attraversato da numerose strutture anatomiche : la porzione retromandibolare profonda della ghiandola parotide con i suoi linfonodi ed il tessuto adiposo nella porzione prestiloidea ; l’arteria carotide interna ,la vena giugulare interna, i nervi cranici IX, X, XI e XII, la catena simpatica ed i linfonodi di drenaggio dal cavo orale, orofaringe, seni paranasali e ghiandola tiroide nell’area retrostiloidea. Altrettanto numerosi sono i tipi di tumore che possono originare in questa sede: Tumori della parotide (adenoma pleomorfo) nella spazio anteriore, mentre tumori neurogenici (schwannoma and neurofibroma), tumori vascolari (paragangliomi), cordomi, linfomi, chemodectomi, rabdomiosarcomi, condrosarcomi, ameloblastomi ed altri originano dall’area retrostiloidea .Dal punto di vista sintomatologico presentano scarsi segni : talora una massa cervicale, ma più spesso unicamente una tumefazione del palato molle che medializza la regione tonsillare.


La diagnostica per immagini è indispensabile per dettagliare origine, definizione spaziale e rapporti e la RM con gadolinio rappresenta la metodica di scelta. Si ricorre allo studio angiografico solo in caso di massa vascolarizzata sita a livello della biforcazione carotidea (chemodectoma o tumore glomico).
La citologia agoaspirativa con ago sottile (FNAC) consente di fare diagnosi di natura (benigna o maligna o lesione vascolare) nel 90-95% dei casi. Può essere effettuata per via transorale (a volte montando l’ago sul dito indice per avere anche la sensibilità palpatoria al momento della penetrazione dell’ago sottile), transcervicale o sotto guida Ecografica o TC. Avere una diagnosi permette di programmare tempistica e via di approccio.

Nel 2008 abbiamo pubblicato su ACTA Otorinolaringologica Italica la nostra esperienza su 12 casi trattati presso l’Istituto Regina Elena dal 1992 al 1998 e seguiti nel follow up per almeno 10 anni. Otto (66.6%) erano tumori benigni e 4 (33.4%) maligni. La valutazione preoperatoria basata su studio RM e citologia agoaspirativa è stato attuato in 8/12 casi. Il valore predittivo dell’agoaspirato è stato dell’ 87.5 globalmente, del 75% per i tumori benigni (3/4) e del 100% (4/4) per quelli maligni.
Gi approci chirurgici utilizzati sono stati i seguenti: transcervicale-transmandibolare in 5 casi (41.6%); transparotideo-transcervicale in 4 pazienti (33.4%) affetti da tumori del lobo profondo pre stiloidei inferiori a 4 cm; transorale in 2 pazienti (16.6%) con un piccolo adenoma pleomorfo del lobo profondo della parotide; in un solo caso di metastasi da carcinoma papillifero della tiroide è stato praticato un approccio transcervicale.
La scelta dei diversi approcci è stata effettuata in base alla diagnosi istopatologica di natura, alla sede (pre o post stiloidea) ed alle dimensioni (+/- 4 cm) della neoplasia.
Per conoscere a fondo i risultati del trattamento, l’incidenza di complicanza e le considerazioni conclusive sul trattamento delle lesioni di questa sede leggi l’articolo integrale negli approfondimenti.
I risultati della nostra esperienza nel trattamento dei TSP confermano la necessità di seguire una accurata strategia preoperatoria per poter pianificare il trattamento chirurgico più appropriato a garantire l’asportazione radicale della neoplasia, riducendo nel contempo le complicanze, i deficit estetico funzionali ed il rischio di recidive.