Anatomia Chirurgica della Ghiandola Parotide (III): l‘isolamento del Nervo Facciale.
Evidenziato il tronco che appare come un cordone bianco avvolto da tessuto adiposo lasso del diametro variabile fra 2-3 mm, si deve seguire il nervo nel suo decorso.
Penetrato nella ghiandola alla faccia posteriore la impronta prima di approfondirsi nel parenchima.
Il decorso del nervo avviene in profondità appena entrato nella ghiandola, poi obliquo in basso, in avanti ed in fuori fino a collocarsi superficialmente, dove incrocia la faccia laterale della vena giugulare esterna che rimane nella maggior parte dei casi al di sotto del nervo.
Nel suo tragitto intaparotideo il nervo si divide, solitamente in prossimità dell’incrocio con la vena giugulare esterna, a poca distanza dalla vena retromandobolare (detta anche facciale posteriore o comunicante intraparotidea), a metà di una linea che decorre dal bordo superiore del drago all’angolo della mandibola.
La divisione del nervo presenta una notevole variabilità:
– la biforcazione in branca temporo-facciale, obliqua in alto ed in avanti, ed una branca inferiore cervice facciale, più sottile è il tipo di presentazione più frequente (70% circa);
Foto MG VIGILI
– la triforcazione in cui tra le due branche principali nasce una branca di medio volume destinata alla regione buccale;
– La pluriforcazione, in cui il tronco principale si espande in numerosi rametti senza che si individuino facilmente le branche principali con morfologia a ventaglio o di tipo scalariforme
– La divisione plessiforme , in cui il tronco si divide in più rami estesamente uniti fra loro all’origine a formare un autentico plesso nervoso.
Foto MG VIGILI
In realtà poca importanza dal punto di vista pratico hanno le varianti anatomiche dei diversi rami. Loro comune caratteristica è il decoro radiale, che può essere rappresentato con linee immaginarie che si estendono a partire dal bordo anteriore del trago, dirette verso la sutura coronale, la fronte, la commessura palpebrale, l’ala del naso, la commessura labiale, il mento, il grande corno dell’osso ioide.
La dissezione e tutte le manovre chirurgiche devono essere condotte parallelamente e non perpendicolarmente a queste linee.
Deve essere tenuto presente, come già detto, che ma mano ci si allontana dal trono principale più il decorso dei nervi si superficializza all’interno della parotide e che i rami superiori sono generalmente più grossi e meno ricchi di ramificazioni rispetto a quelli inferiori, più sottili, più lunghi , più ramificati e quindi anche più delicati e più soggetti a sofferenza funzionale.
La tecnica di dissezione che utilizzo, in funzione di ridurre al minimo il traumatismo sul nervo, prevede la magnificazione con loop 3.5x che permettono di ingrandire la visione del nervo , di meglio distinguere fra ramuscoli nervosi e vasi sanguigni e di meglio definire i rapporti con il parenchima salivare.
La tecnica prevede la tunnellizzazione del tessuto ghiandolare al di sopra del nervo per tratti di circa 1 cm e la sezione del tessuto sopra il nervo utilizzando una pinza termica (MI FUSION (R) Technology) che consente di coagulare e tagliare contemporaneamente, con diffusione termica laterale praticamente assente, lasciando il campo assolutamente esangue.
Seguendo il decorso del rami nervosi, sezionando il tessuto ghiandolare, la parotide viene aperta a libro, consentendo di liberare sotto visione il nervo, asportando tutto il tessuto sovraneurale che contiene la neoplasia ( benigna o maligna che sia), senza di fatto entrare in contatto con la lesione stessa.
BIBLIOGRAFIA
M.G.Vigili , F. Marzetti: La chirurgia della parotide e del nervo facciale extrapetroso atti XII Convegno Nazionale di Aggiornamento AOOI Mantova , 1988
Per ulteriori approfondimenti, si possono consultare anche i seguenti link:
Anatomia Chirurgica della Parotide (II Parte): la ricerca del Nervo Facciale
Anatomia Chirurgica della Parotide e del Nervo Facciale (parte I)
Parotidectomia Sovraneurale per Adenoma Pleomorfo della Parotide
Adenoma Pleomorfo: tumore parotideo frequente e particolare
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L’uso dei Presidi Optici nella chirurgia della Parotide
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