Tumori dello spazio parafaringeo: approcci chirurgici a confronto. Il video mostra due casi simili di Adenoma pleomorfo dello spazio parafaringeo studiati preoperatoriamente con Risonanza Magnetica. L’approccio scelto, come nella maggioranza dei casi, è stato esterno per via parotido cervicale. La differenza fra i due casi è stata la preservazione del tessuto ghiandolare parotideo nel secondo caso.
Reperito il tronco principale del VII ed isolato completamente il nervo facciale, nel primo caso è stata effettuata una parotidectomia superficale e successivamente l’asportazione del lobo profondo sottofacciale. Il nervo, completamente isolato e disseccato in tutti i suoi rami, è stato delicatamente sollevato con loop elastiche permettendo l’accesso allo spazio parafaringeo. Il tumore occupante lo spazio parafaringeo è stato agevolmente dissecato con manovra digitale ed asportato integralmente con un piccolo strato di tessuto parotideo profondo adeso. Il campo operatorio al termine dell’intervento evidenzia la asportazione completa del tessuto parotideo (parotidectomia totale) e la conservazione integrale di tutti i rami del nervo facciale perfettamente funzionanti al termine della procedura chirurgica.
Nel secondo caso, si è eseguita la ricerca e dissezione del nervo facciale nei rami inferiori, sollevando senza asportarlo il lobo parotideo superficiale. L’ accesso allo spazio parafaringeo, altrettanto agevole, è avvenuto sollevando delicatamente con loop elastiche il ramo inferiore del VII verso l’alto ed approciando il tumore sotto il lobo parotideo profondo, senza asportare il tessuto ghiandolare. La dissezione dell’adenoma è avvenuta con manovra digitale alla cieca come nel primo caso, ottenendo la stessa radicalità .
Questo secondo approccio risulta meno traumatico sul nervo facciale, garantendo la stessa luce chirurgica ed accorciando leggermente i tempi operatori. Dal punto di vista estetico la preservazione della ghiandola parotide assicura un minor infossamento della regione, con una miglior conservazione fisiognomica.
L’approccio tranparotideo deve essere applicato quando la diagnostica è orientata verso una lesione benigna delle ghiandole salivari (adenoma pleomorfo) con sviluppo nello spazio parafaringeo che non coinvolga significativamente il lobo profondo della ghiandola parotide.
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