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I Linfomi dell’orofaringe: quadri obiettivi

I Linfomi dell’orofaringe: quadri obiettivi. I Linfomi del cavo orofaringeo sono una patologia relativamente rara. Colpiscono in egual modo entrambi i sessi prevalentemente nell’età media (50-60 anni). Il sottotipo non Hodgkin a cellule B è quello più frequente.
Le sedi più largamente interessate sono Tonsilla e Base lingua.

Nel video sono riportati i quadri obiettivi di tre casi giunti alla mia osservazione.

Il primo riguardava una donna cinquantenne con una marcata ipertrofia tonsillare monolaterale, indolente ma sintomatica per il fastidio dovuto all’ingombro nella deglutizione.

L’obiettività si presentava come una tonsilla marcatamente ingrandita, non ricoperta da induito infiammatorio, non ulcerata o sanguinante, di consistenza aumentata al tatto.

Quasi sempre la concomitante presenza di adenopatie latero cervicali multiple aumentate fa orientare verso il sospetto di malattia linfoproliferativa.

Piuttosto che una biopsia, che risulta spesso incompleta e insufficiente ad ottenere una diagnosi ed una tipizzazione di linfoma, è preferibile sottoporre il paziente a Monotonsillectomia con dissezione con tecnica tradizionale o con radiofrequenza.

In accordo con l’istologo, il tessuto va inviato in istologia a fresco. La tonsillectomia consente immediatamente di migliorare la sintomatologia.

La diagnosi istologica, corredata dalle tecniche immunoistochimiche, ha consentito di porre diagnosi di Linfoma non Hodgkin a cellule B di alto grado.

La terapia radiochemioterapica ha permesso una guarigione completa, con follow up negativo per malattia a 6 anni dal trattamento.

Gli altri due casi riguardano la localizzazione a livello di base lingua- vallecola glotto-epiglottica.

Il primo, uomo di 57 anni, si presentava con due lesioni ipertrofiche a mucosa liscia della tonsilla linguale che occupavano parzialmente la vallecola glotto epiglottica, creando sensazione di ingombro alla deglutizione, tendenza ad avere apnee ostruttive a alterazione della fonazione.

In questo caso, che non aveva linfonodi cervicali aumentati, la diagnosi differenziale era con l’ipertrofia linfatica benigna della tonsilla linguale.

La bioexeresi transorale endoscopica con Laser CO2 ha consentito di porre diagnosi (Linfoma non Hodgkin a cellule B) e di migliorare immediatamente la sintomatologia. La guarigione è avvenuta con il trattamento Radiochemioterapico ed il follow up libero da malattia supera i 9 anni.

L’ultimo caso è recente. Donna di 76 anni si presenta con una lesione liscia di colorito giallasto che ostruisce completamente la vallecola glotto epiglottica senza riconoscimento della epiglottide.

Alla laringoscopia con fibroscopio flessibile la diagnosi differenziale era fra voluminosa cisti mucosa e malattia linfoproliferativa.

La TAC risultava discriminante: la lesione appariva solida e vi erano bilateralmente numerose adenopatie bilaterali in tutte le stazioni del collo. 

Data la sintomatologia ostruttiva invalidante si decideva per intervento di bioexeresi transorale con Laser Co2, difficoltoso per le dimensioni della lesione, che consentiva di porre diagnosi di Linfoma non Hodgkin tipo B centrofollicolare  di alto grado. La paziente ha immediatamente iniziato la terapia oncologica.

Per ulteriori approfondimenti, si possono consultare anche i seguenti link:

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