Paralisi Cordali in Adduzione: Extended Posterior Transversal Cordectomy con Laser Co2. La causa principale delle paralisi cordali in adduzione è iatrogena, soprattutto dopo interventi di chirurgia tiroidea.
La sintomatologia prevalente, dovuta alla ristrettezza dello spazio respiratorio glottico, è la dispnea al minimo sforzo (camminare in lieve salita, fare le scale), mentre la qualità della fonazione risulta generalmente discreta.
L’intervento chirurgico endoscopico si pone l’obiettivo di aumentare lo spazio respiratorio glottico, penalizzando ovviamente la fonazione.
La ricerca del giusto equilibrio tra queste due funzioni, garantire una migliore respirazione senza peggiorare troppo la fonazione e senza compromettere il controllo delle secrezioni durante la deglutizione è la chiave del successo dell’intervento chirurgico.
L’utilizzo della tecnica Laser consente, grazie alla duttilità dello strumento, di personalizzare la procedura chirurgica in funzione dell’anatomia, del grado di medializzazione delle corde e della complessione fisica del soggetto.
Tre sono gli interventi classici che si utilizzano in questa condizione:
a) Cordectomia trasversa posteriore sec Kashima;
b) Aritenoidectomia totale
c) Aritenoidectomia mediale.
L’intervento che viene presentato nel video è una variante del primo tipo di chirurgia viene definita come “Extended posterior tranversal cordectomy o Posterior ventriculocordectomy” (Pia et al. 1999).
Oltre alla sezione posteriore della corda vocale vera al davanti del processo vocale dell’aritenoide viene ampliata anteriormente a lateralmente la cordotomia (sec Dennis Kashima).
Viene in tal modo preservato il primo sfintere laringeo, il che consente un recupero precoce della deglutizione.
Non viene effettuata tracheotomia se non in caso di impossibilità di intubazione.
L’alimentazione viene ripresa in seconda giornata, senza necessità di sondino nasogastrico e la dimissione avviene chiudendo il tracheostoma quando praticato, in 3-5 giorni.
Il Laser utilizzato è Lumenis 40 con Acuspot, alla potenza di 2-3 Watt superpulsato continuo.
Come si vede dal video, dopo la sezione della corda al davanti del processo vocale dell’aritenoide si ampia la resezione alla falsa corda ed alla porzione della corda residua per evitare che la cicatrizzazione postoperatoria comporti una precoce riduzione dell’ampliamento ottenuto.
L’emostasi contestuale al taglio permette di condurre l’intervento in pochi minuti.
Per ulteriori approfondimenti, si possono consultare anche i seguenti link:
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