Disfagia. Diverse sono le indagini strumentali che permettono, oltre alla valutazione morfologica, anche un giudizio funzionale della deglutizione. Vediamole nel dettaglio.
Videoendoscopia con rinofaringolaringoscopio flessibile (FEES)
Posizionato il fibrolaringoscopio, si procede all’esame anatomo funzionale della struttura palato-faringo-laringea, compresa la valutazione della sensibilità laringea e successivamente all’esame della deglutizione con la somministrazione di cibi e liquidi.
La FESS permette di valutare la caduta predeglutitoria del bolo, la penetrazione, e la aspirazione, l’efficacia detersiva della tosse, volontaria e riflessa, i ristagni postdeglutitori e verificare posture di compenso.
Ha il vantaggio della scarsa invasività, facile esecuzione, basso costo.
Da’ una valutazione morfologica, motoria e sensoriale delle strutture implicate negli atti di deglutizione, ma consente una valutazione della sola fase faringea.
Videofluorografia Digitale (VFG)
E’ un’indagine radiologica che permette di acquisire e registrare, in modo digitale, sino a 8 immagini al secondo in sequenza dinamica, più che sufficienti per valutare un intero atto deglutitorio in tutte le sue fasi.
Il paziente viene esaminato seduto, nella proiezione latero-laterale e successivamente, antero-posteriore.
Viene somministrata una dose singola di mdc baritato solido, semisolido e liquido con modalità di somministrazione valutate caso per caso a seconda delle problematiche specifiche.
Il paziente viene invitato a deglutire il mdc e vengono valutate le fasi dell’atto deglutitorio:
- fase di preparazione alla deglutizione: a cavità orale chiusa è possibile valutare le alterazioni radiologiche del contenimento del bolo (es patologie neurologiche centrali)
- fase orale: studia il passaggio del bolo verso l’orofaringe provocato dalla motilità linguale, apertura della parete faringea posteriore, sollevamento del velo palatino, chiusura laringea e innalzamento dello ioide e del laringe;
- Fase faringea: alla chiusura laringea segue l’apertura dello sfintere esofageo superiore (UES) e la progressione verticale del bolo che può essere alterata da emiparesi faringee, condizioni di ipertono dell’UES o da alterazioni morfofunzionali dell’esofago
In proiezione frontale vengono analizzate prevalentemente la simmetria delle fasi orale e faringea e l’apertura dello sfintere Esofageo Superiore.
L’evidenza radiologica può dimostrare la penetrazione, cioè il passaggio di una piccola quantità di mdc deglutito nel vestibolo laringeo o la aspirazione, cioè il passaggio di parte del bolo nelle vie aeree superiori oltre il piano delle corde vocali.
L’aspirazione può essere
- predeglutitoria (alterata funzione linguale o assenza o ritardo di innesco del riflesso della deglutizione);
- perdeglutitoria (da ridotta chiusura laringea o scarso innalzamento delle strutture laringee);
- postdeglutitoria (disfunzioni UES, ridotta peristalsi faringea, emiparesi faringea).
Confronto tra FEES e VFG

[cortesia dott.ssa Formigoni Reggio Emilia]
BIBLIOGRAFIA
O.Schindler G Ruoppolo, A Schindler Deglutologia Omega Ed. 2001
Per ulteriori approfondimenti, si possono consultare anche i seguenti link:
Disfagia: Protocollo Di Valutazione (I parte)
Disfagia: protocollo di valutazione (parte 2)
Emilaringectomia Sovraglottica Allargata con Laser Co2
La Disfagia nell’anziano: un problema importante
Disfagia muscolo-tensiva: efficacia della manipolazione laringea
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