HomeApprofondimentiSindrome di Lemierre

Sindrome di Lemierre

La sindrome di Lemierre, dal nome dell’autore che la descrisse per la prima volta nel 1936, è una condizione grave, rara, caratterizzata nel 90% dei casi da infezione orofaringea settica (faringite e/o tonsillite) complicata da tromboflebite della vena giugulare interna omolaterale, spesso accompagnata da embolie settiche a distanza, soprattutto polmonari, che causano ascessi e versamenti pleurici.

sindrome di lemierre

Talora anche infezioni dentarie, parotidee, mastoiditi od otiti medie possono essere responsabili dell’origine della infezione. 

L’agente patogeno principale è il Fusobacterium necrophorum, germe anaerobio gram negativo.

Altri patogeni descritti sono Fusobacterium nucleatum, Bacteroides, Enterobacteriaceae, Eikenella corrodens, Streptococcus pyogenes, Streptococcus anginosus, raramente anche lo  Staphylococcus aureus, incluso quello methicillino-resistente.   

Una review recente della letteratura ha investigato il possibile collegamento fra infezione acuta da Epstein-Barr virus e sindrome di Lemierre.

Tra 151 casi di pazienti con Lemierre, selezionati da 132 lavori, il 25% di essi aveva segni sierologici positivi per forma acuta da Epstein Barr virus.

Le complicanze di tromboflebite cervicale e polmonare risultavano significativamente più alte tra i soggetti con test sierologici per EBV negativi.

I sintomi principali che devono far sospettare la sindrome di Lemierre sono infezione orofaringea recente, febbre alta persistente, dolore e tumefazione latero cervicale, trisma, disfagia, dispnea e dolore toracico, tosse, segni di setticemia.

La diagnosi si ottiene con la ricerca del Fusobacterium necrophorum sulla emocoltura, che il più delle volte risulta positiva.

Va effettuata una ecografia e TC del collo con mdc alla ricerca di trombosi della vena giugulare ed una TAC Torace che dimostra la eventuale presenza di emboli settici, infiltrati nodulari, cavitazioni.

La terapia è antibiotica EV a largo spettro contro anaerobi (Beta lattamici + inibitori della beta-lattamasi (es piperacillina/tazobactam) o Carbapenem per 3-6 settimane.

La prognosi, se la malattia è riconosciuta e trattata precocemente, oggi è buona.
Le complicanze settiche possono però evolvere rapidamente e portare a sepsi severa o shock settico tutt’ora letale (4-12% di mortalità)

 BIBLIOGRAFIA

Per ulteriori approfondimenti, si possono consultare anche i seguenti link:

Mononucleosi: tonsillectomia intracapsulare con microdebrider e mononucleosi

Angina Monocitica o Tonsillite da Mononucleosi

Carcinoma del Rinofaringe: incidenza dei virus EBV e HPV

La bassa temperatura esterna fattore di rischio di faringite acuta

Faringite da streptococco A: gli antibiotici vanno prescritti in automatico?

Apnea e faringite: benefici a breve termine della tonsillectomia in età pediatrica

Tonsilliti ricorrenti negli adulti

Tonsilliti Ricorrenti da Streptococco A

Faringotonsilliti da Streptococco gr A e Penicillina V

Tonsilliti da Streptococco: i consigli degli esperti

Efficacia dello spray nasale allo xylitolo nella prevenzione delle recidive di otite media acuta pediatrica

Efficacia del vaccino antipneumocatarrale sulle complicanze della otite media acuta

Otite media acuta ed antibiotico: cosa fare nei bambini? 

Otite Media Acuta: trattamento

Otite Media Acuta: prevenire il posizionamento del tubo di drenaggio trans timpanico nei bambini affetti

Fattori di rischio di sviluppo della otite media cronica suppurativa dell’infanzia

Otite Media

Otite media: episodi in calo dopo l’introduzione del vaccino PCV13

Otite media cronica del bambino

Otiti medie acute e croniche: complicanze

Utilità della Timpanoplastica nel trattamento delle Otiti Medie croniche da Pseudomonas Aeruginosa

Timpanomastoidectomia vs terapia antibiotica parenterale nella otorrea cronica dell’infanzia

Otite media dell’infanzia: la terapia antibiotica breve non paga

Articoli Correlati

Prof. Maurizio G. Vigili

OTORINOLARINGOIATRIA

Clicca qui per visitare il mio profilo

Prenotazione Rapida

Hai la necessita di prenotare velocemente una visita con il prof. Maurizio Giovanni Vigili

Articoli Correlati