L’ostruzione nasale cronica, per alcuni, può essere un problema di natura psicologica.
Una scarsa percezione della funzionalità nasale, ovvero della capacità o meno di respirare attraverso il naso, sarebbe in alcuni casi collegata a uno scarso benessere mentale. E’ il risultato di uno studio australiano condotto in due centri di rinoplastica e coordinato da Erika Strazdins, dell’Università del Nuovo Galles del Sud di Sidney e pubblicato su JAMA Facial Plastic Surgery nel 2017.
Strazdins e colleghi hanno indagato sulle relazioni tra disturbi mentali come il disordine disformico del corpo, l’ansia e la depressione e la percezione della funzionalità nasale, partendo dal fatto che in molti pazienti che si sottopongono a rinoplastica siano più diffusi alcuni problemi psicologici.
I ricercatori hanno valutato 495 pazienti che si sono sottoposti a un intervento di rinoplastica funzionale o estetico. Sulla base dei risultati ottenuti da diversi indici (Rosenberg Self-Esteem Scale; Mental Component Summary score dallo Short Form Health Survey (SF36); Dysmorphic Concerns Questionnaire) è stato evidenziato che il 70,7% dei pazienti aveva un buono stato di salute mentale, il 93,1% aveva una sana autostima e il 77,2% aveva problemi di salute legati a disformie del corpo.
I pazienti con uno scarso benessere mentale percepivano la loro funzionalità nasale come significativamente peggiore rispetto a chi stava bene mentalmente, in particolare riguardo alla sensazione di ostruzione e gravità dei sintomi. Stesso discorso valeva per chi aveva una bassa autostima. Questo nonostante gli esami obiettivi tra i due gruppi di pazienti non differissero affatto.
La ricerca è interessante perché fornisce evidenze sul fatto che il benessere mentale avrebbe un ruolo anche sulla percezione della capacità di respirare, che a lungo andare può avere un impatto frustrante sulla vita di tutti i giorni – afferma Strazdins – Dunque, se un paziente si lamenta di una scarsa funzionalità nasale, è bene informarlo che non è detto che l’operazione avrà successo” e che ci sono aspetti che non sono migliorabili con l’operazione. In ogni caso, “valutare il benessere mentale di un paziente può essere importante quando si decide come trattarlo”,
da Quotidiano Sanità/ Popular Science (Reuters Health), modificato
Fonte: JAMA Facial Plastic Surgery
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