La perdita totale o parziale dell’olfatto è legata ad un maggior rischio di morte prematura. Lo rivela è un’indagine condotta da Jonas Olofsson dell’Università di Stoccolma, i cui risultati sono stati pubblicati sul Journal of the American Geriatrics Society.
1774 soggetti di età compresa fra 40-90 sono stati reclutati nello studio monitorando il loro stato di salute per circa 10 anni di seguito. Durante lo studio sono stati registrati 411 decessi pari al 23% del campione. Tutto il campione è stato inizialmente sottoposto a test olfattivi ed è emerso che minore era il punteggio totalizzato da ciascuno ai test, maggiore il suo rischio di morte prematura.
Per chi presentava la perdita totale di olfatto, le chance di morte prematura aumentavano del 19% rispetto a chi aveva un buon olfatto.
Ciò significa che la valutazione dell’olfatto potrebbe facilmente fornire informazioni sull’invecchiamento e il rischio di morte di un individuo. ”Nelle nostre future ricerche – afferma Olofsson – cercheremo di individuare i processi biologici che possono spiegare questo fenomeno”.
Al momento l’olfatto rimane il più enigmatico dei sensi, quello di cui si sa meno, quello che modifica il nostro inconscio più profondamente. Il fatto che diamo un valore emotivo agli odori fa pensare che siano profondamente legati alla nostra sopravvivenza.
(da ORECCHIO NASO GOLA modificato)