L’epistassi rappresenta una comune emergenza nella pratica otorinolaringoiatrica. Se la maggior parte dei sanguinamenti anteriori a livello del plesso di Kiesselbach possono essere agevolmente controllati con misure conservative o con la causticazione, esistono forme difficili da trattare soprattutto in pazienti in trattamento anticoagulante per patologia cardiovascolare o con patologie della coagulazione.
Le epistassi posteriori provengono dalla arteria sfenopalatina nella parte posteriore della cavità nasale.
In epoca di chirurgia endoscopica l’identificazione precisa del punto di sanguinamento è un aspetto essenziale del trattamento delle epistassi severe.
Nel 2018, il brasiliano Aldo Cassol Stamm ha scoperto una sede di sanguinamento dalla parte superiore del setto nasale a livello della proiezione dell’ascella del turbinato medio chiamato “Stamm’s S-point. Il sanguinamento proviene dall’arteria etmoidale anteriore.

L’area dell’S-point è circondata da un arco anastomotico arterioso singolo o multiplo formato superiormente dall’arteria etmoidale anteriore e posteriormente dalle branche della arteria etmoidale posteriore ed inferiormente dalla arteria settale posteriore.
Un arco singolo è presente nel 36.3% dei setti, un arco multiplo nel 63.6% dei casi.
La distanza media dall’ S-point al limite anteriore dell’arco è 9 mm e 3 mm dall’arco posteriore, quando presente.
Il tetto nasale dista 10 mm. Il calibro delle arterie dell’arco è tipicamente più grande delle branche arteriose di supporto.

A causa della sede nascosta dell’S-point (dietro al corpo settale) una rinoscopia anteriore di routine può non riuscire a visualizzarlo. La Sistematica Esplorazione Nasi Endoscopica (SENE) è un metodo eccellente per la diagnosi dei punti di sanguinamento nelle epistassi severe, particolarmente nella ricerca dell’S-point.
Nelle epistassi severe la prevalenza in letteratura dell’origine dall’S-point si aggira fra 28.8 e 28.3 %.
La SENE viene effettuata da personale esperto in anestesia locale o generale, in sala operatoria, utilizzando le ottiche nasali rigide 0° e 30°, mantenendo la normale pressione del paziente ed evitando il ricorso a decongestionanti locali.
Va ricercato ogni punto di sanguinamento o un vaso prominente con evidenza di un recente sanguinamento. La ricerca del sanguinamento deve essere comunque sistematica su tutte le parti della cavità nasale, setto, turbinati, meato medio, meato inferiore e coane.
Nella ricerca dell’S-point prima di tutto va fatta una leggera pressione sul corpo settale con uno scollatore di Cottle. Secondo, come già detto, va mantenuta la pressione normale, evitando il ricorso a decongestionanti nasali.
Una volta identificato l’S-point, va attuata la elettrocoagulazione che permette un controllo che arriva al 100%, prevenendo le recidive.
BIBLIOGRAFIA
Raid M.Al-Ani mportance of S-point in the Management of Severe Epistaxis April 2023 AL-Kindy College Medical Journal 19(1):11-14 DOI: 10.47723/kcmj.v19i1.929
Natália Cerqueira Rezende, Luciano C P C Leonel , Eduardo Macoto Kosugi , Carlos Diógenes Pinheiro-Neto, Maria Peris-Celda. The Arterial Pattern of the Upper Nasal Septum (S-Point) and Potential Role in Severe Epistaxis. Laryngoscope, 2023, 133:2075-2080, DOI: 10.1002/lary.30487
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