Galvanocaustica delle Varici del Setto: How I Do It. Nell’epistassi anteriore (90-95% dei casi) il sanguinamento ha origine dalla porzione anteriore del setto nasale, in corrispondenza del locus Valsalvae o area di Little (plesso di Kiesselbach).
Sedi meno frequenti sono la testa del turbinato inferiore e del turbinato medio.
L’emorragia è generalmente ripetitiva, poco copiosa ed il punto sanguinante individuabile mediante esame rinoscopico nasale.
Se non vi sono controindicazioni generali al trattamento (crisi ipertensiva – uso di farmaci anticoagulanti ) o locali (mucosa molto infiammata, con reticolo di vasi diffuso o croste), la risoluzione del problema si ottiene con la causticazione delle varici stesse.
Dopo l’individuazione del punto sanguinante, uso un tamponamento con cotonoidi imbevuti di miscela anestetico-decongestionante, lasciati in sede per almeno 15 minuti.
Prima di procedere è opportuno assicurarsi che il paziente sia collaborante e prediligo gli vadano spiegate tutte le fasi della procedura.
Il rapporto costo-beneficio rende l’elettrocauterio o galvanocaustica il gold standard nel trattamento sia dell’epistassi anteriore per la precisione di causticazione dell’ansa che permette di agire esclusivamente nel punto della varice, sia per la brevità della procedura ed il costo contenuto.
La lunghezza del manipolo consente di entrare nel naso senza ”impallare” il controllo visivo a distanza.
Una volta ottenuto l’effetto anestetico superficiale con i tamponcini imbevuti di Ecocaina 15%, eseguo con una siringa ed ago da insulina una infiltrazione di 1 cc di Carbocaina al 2% nella mucosa settale immediatamente al di sotto della varice, solo da una parte.
Dopo almeno 5 minuti di attesa per permettere l’effetto anestetico, appoggiando l’ansa della caustica alla varice ad un vattaggio non elevato, si ottiene la bruciatura della varice con l’emostasi completa del vaso sanguinante stando attenti a non superare in profondità il piano cartilagineo.
Il tamponamento nasale è superfluo ed il trattamento è solitamente indolore, agevole da sopportare e della durata di pochi minuti.
Per evitare il formarsi di croste nella sede di trattamento con il rischio che, distaccandosi l’escara, si ricrei una condizione di sanguinamento, applico un quadratino di fitostimoline o garza grassa doppio di 2 x 2cm da mantenersi in sede per 24 ore.
Successivamente è utile utilizzare pomate emollienti a base di oli naturali 2 volte al di per almeno altre 2-3 settimane, per ridurre la secchezza nasale ed ammorbidire le crostosità che inevitabilmente si formano dopo la causticazione.
Le complicanze di questi trattamenti riguardano esclusivamente il rischio di perforazione del setto e più raramente di sinechie.
Per ulteriori approfondimenti, si possono consultare anche i seguenti link:
EPISTASSI (II parte) : Scenari e trattamento
Epistassi: Trattamento del paziente ambulatoriale in fase acuta (prima parte)