L’apnea del sonno danneggia il tessuto cerebrale dei bambini. L’apnea del sonno sarebbe associata a cambiamenti acuti e cronici a livello del tessuto cerebrale, almeno nei bambini.
È quanto emerge da uno studio pubblicato da Sleep, 2018 e coordinato da Rosemary Horne, della Monash University di Melbourne, in Australia.
Secondo gli autori, fino al 35% dei bambini russa spesso ed il 6% della popolazione pediatrica è affetto da apnee notturne (OSA). A qualsiasi livello di gravità, questo disturbo sarebbe associato ad aumento della pressione sanguigna, alterazioni a livello cardiovascolare ed avrebbe conseguenze comportamentali e neurocognitive.
Per valutare l’integrità del tessuto cerebrale e l’associazione con OSA, Horne e coll. hanno utilizzato la diffusività media (MD), una misura di imaging biomedica calcolata attraverso uno strumento di risonanza magnetica chiamato diffusion tensor imaging.
In particolare, i ricercatori australiani hanno preso in considerazione 18 bambini con sospetta OSA e, come controlli, 20 bambini che non russavano. Rispetto ai controlli, i bambini con OSA tendevano ad avere punteggi più bassi di QI verbale, prestazioni del QI e quoziente completo e mostravano una tendenza ad avere più deficit sulla base dei risultati ottenuti nelle scale Behavior Rating Inventory of Executive Function. I bambini con OSA mostravano valori di MD significativamente più bassi, il che indicava la presenza di lesioni acute con edema a livello di assoni e neuroni in diverse aree del cervello. La corteccia frontale e prefrontale bilaterale dei bambini con OSA mostrava un aumento dei valori di MD, che rifletterebbe un danno cronico a livello degli assoni.
Pur essendoci una correlazione crescente con la gravità del disturbo, “anche quei bambini con meno di un evento ostruttivo per ora di sonno avrebbero mostrato evidenze di alterazione a livello cerebrale”, continua Horne.
“Il fatto che abbiamo scoperto che molti dei cambiamenti a livello cerebrale sono acuti, suggerisce che il trattamento potrebbe invertire alcuni deficit associati con l’alterazione della respirazione nel sonno. Diagnosi e trattamento precoci avranno probabilmente un effetto maggiore nel prevenire problemi associati alla respirazione del sonno, come elevata pressione sanguigna, difficoltà comportamentali e di apprendimento”.
Questo studio dimostra che l’apnea nel sonno dei bambini non può essere ignorata.
Modificato d Quotidiano Sanità/Popular Science
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