Vitamina D difesa naturale contro Covid-19. Un editoriale pubblicato recentemente su European Review for Medical and Pharmacological Science dall’amico prof. Andrea Fabbri dell’ Università di Tor Vergata, evidenzia il ruolo della vitamina D quale difesa naturale nei confronti delle infezioni respiratorie acute virali.
È noto come la risposta immunitaria innata sia la prima barriera difensiva nei confronti delle aggressioni da patogeni e che la vitamina D giochi un ruolo fondamentale nella regolazione della risposta immunitaria innata e adattativa, abbassando l’espressione delle citochine pro-infiammatorie ed incrementando la produzione di proteine antivirali (cathelicidina e defensina beta2).
Inoltre, le cellule immunitarie agiscono loro stesse come produttrici di Vitamina D ed esprimono quegli enzimi in grado di convertire localmente i precursori inattivi della vitamina D nella forma attiva di calcitriolo.
La carenza di Vitamina D è una alterazione estremamente diffusa e si calcola che interessi globalmente un bilione di individui in tutto il mondo.
Vi sono numerosi studi che evidenziano come la carenza di Vitamina D sia considerato un fattore di rischio per varie patologie tra cui le epidemie influenzali ed anche la pandemia da COVID-19 .
Fabbri sottolinea l’importanza di iniziare a correggere le deficienze di vitamina D nei soggetti che ne sono affetti, al fine di raggiungere un valore nel sangue di 25-idrossivitamina D di almeno 30ng/mL..
Un valore circolante di 25-idrossivitamina D di 40-60 ng/mL è considerato l’ottimale in quanto quello è punto di inizio del plateau dove la sintesi della forma attiva di calcitriolo diviene substrato-indipendente.
Per raggiungere questi livelli di concentrazione negli adulti bisogna ingerire, con la dieta e/o con un introito supplementare 6000UI/al giorno.
Per pazienti anziani, sovrappeso, diabetici o affetti da sindromi di malassorbimento i dosaggi devono essere anche più elevati e vanno assunti sotto controllo medico.
BIBLIOGRAFIA
A.Fabbri, M. Infante, C.Ricordi: Eitorial – Vitamin D status: a key modulator of innate immunity and natural defense from acute viral respiratory infections Eur Review for Medical and Pharmacological Science 2020;24:4038-42
Il suggerimento pratico, in questa fase do pandemia da COVID-19, è quello di accertare se i livelli serici di vitamina D sono bassi e nel caso di correggerli tempestivamente. Può aiutarci a difenderci dal virus .
Per ulteriori approfondimenti si possono consultare anche i seguenti link:
Questionario su Anosmia all’epoca del Covid-19 del 23/04/2020
Covid-19: evidenze e raccomandazioni per pratica otorinolaringoiatri del 16/02/2020
COVID-19 severa e complicazioni neurologiche del 12/03/2020
Nuovo Coronavirus: Decalogo Iss e Ministero della Salute del 19/02/2020
2009 nCoronavirus: Caratteristiche Cliniche dei pazienti ospedalizzati a Wuhan del 14/02/2020
Coronavirus: aggiornamento del 7/02/2020