Esostosi del Condotto Uditivo. Si tratta di escrescenze ossee, a larga base di impianto, mammellonate, spesso multiple che si creano per apposizioni successive nella porzione media e profonda del condotto uditivo più frequentemente in corrispondenza della parete postero superiore.
Si riscontrano particolarmente negli appassionati di sport nautici, surfisti o subacquei in particolare, dopo l’infanzia.
Sembra che l’irritazione sia termica che meccanica dell’acqua giochi un ruolo nella genesi e nella evoluzione delle esostosi del CUE.
I sintomi riferiti sono: Ipoacusia trasmissiva, temporanea o progressiva, Otiti esterne recidivanti, frequente formazione di tappi d cerume, acufeni dopo lavaggio dell’orecchio e difficoltà a svuotare l’orecchio dopo il bagno.
Sono comunque disturbi spesso ben tollerati a lungo.
Il trattamento è chirurgico con calibrazione del condotto quando la stenosi superi il 60-80%.
Esostosi del Condotto Uditivo
Non è intervento banale. L’intervento di canalplastica, infatti, può essere effettuato per via retroauricolare o endaurale.
A seconda della tecnica utilizzata, viene eseguito in anestesia generale o, più raramente, in anestesia locale e la guarigione può richiedere da settimane a mesi.
Dopo l’operazione, è possibile che l’osso ricresca se non si proteggerà con cautela l’orecchio da ulteriori sbalzi di pressione (immersione o voli aerei ripetuti).
La guarigione spesso richiede innesti sottili di cuoio capelluto e protezione con lamina di silastic.
BIBLIORAFIA
O.Mallard, C Beauvillain de Montreoui, F.Legen Patologia acquisita dell’orecchio esterno EMC OTORINOLARINGOIATRIA Elsevier,
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