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Acufene pulsante: rara evenienza di arteria stapediale persistente

Acufene pulsante: rara evenienza di arteria stapediale persistente. Una delle rare cause di Acufene pulsante può dipendere da una malformazione vascolare caratterizzata dalla persistenza della arteria stapediale (PSA).

Oltre l’acufene pulsante può essere presente una ipoacusia trasmissiva omolaterale.

Spesso la scoperta di PSA è del tutto casuale durante l’esecuzione di una TAC o per il reperto otoscopico di una pulsazione nel quadrante postero inferiore della membrana timpanica.

Talora il reperto si scopre durate una procedura otochirurgica per altra patologia.

La staffa e l’arteria stapediale derivano dal secondo arco branchiale. 

L’arteria stapediale si forma durante la quarta o quinta settimana dello sviluppo embriologico dalla arteria ioidea e solitamente si riassorbe alcune settimane dopo. 

Nel periodo transitorio di esistenza l’arteria è situata nell’orecchio medio dove penetra nell’anello della staffa mesenchimale ed entra nel canale di Falloppio.

Da’ origine alla arteria meningea media (MMA) ed entra nella cavità cranica attraverso il forame spinoso.

Durante la decima settimana di sviluppo l’arteria stapediale solitamente degenera lasciando un piccolo forame al di sotto dell’arco della staffa chiamato forame stapediale.

In una percentuale compresa fra 0.02% e 0.05% della popolazione l’arteria stapediale non si riassorbe.   

La persistenza della arteria ha un tipico decorso originando dalla arteria carotide interna (ICA), attraversa una porzione del canale di Jacobson, passa attraverso il forame stapediale ed entra nel canale di Falloppio dietro al processo cocleariforme.

In questi pazienti la MMA origina dalla arteria stapediale portando alla involuzione del forame spinoso.

acufene pulsante 2
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La diagnosi di PSA viene tipicamente fatta mediante studio TAC  che mostra l’assenza del forame spinoso e una canale di falloppio allargato. Altri segni radiologici includono densità di tessuto molle nella regione del segmento timpanico prossimale del nervo facciale ed una allargamento dello spazio tra le crura stapediali .

La PSA sintomatica può essere trattata con laser coagulazione dell’arteria.

L’intervento non è privo di rischi, dato che il nervo faciale è vascolarizzato da una branca della MMA (l’arteria petrosa superiore) vi è un qualche rischio di paresi facciale anche se vi sono diverse anastomosi con l’arteria stilomastoidea .

Vi è anche rischio di devascolarizzazione e risultante ischemia del trattp piramidale, lemnisco e corpo trapezoide con danno uditivo e vestibolare centrale

L’alternativa chirurgica, soprattutto se vi è un danno uditivo trasmissivo dovuto ad intralcio con la motilità stapediale, è la riparazione della catena ossiculare lasciando stare la PSA.

BIBLIOGRAFIA

1- Collin J. O’Bryan,  and James J. Klemens, et al. Incidental Finding of a Persistent Stapedial Artery in a Patient Presenting With Conductive Hearing Loss. 2023 Ear Nose & Throath Journal , Volume 102, Issue 11.https://doi.org/10.1177/01455613211032005
 2 – Silbergleit R, Quint DJ, Mehta BA, Patel SC, Metes JJ, Noujaim SE. The persistent stapedial artery. AJNR Am J Neuroradiol. 2000;21(3):572–577.

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Prof. Maurizio G. Vigili

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