Suture Endorali. Le suture riassorbibili utilizzate nella ricostruzione dopo interventi nel cavo orale e nell’orofaringe sono destinate a degradarsi ed a perdere forza col tempo soprattutto a contatto con la saliva.
Uno studio condotto alla Buckmell University in Pennsylvania e pubblicato su JAMA Otolaryngol Head Neck Surg. ha comparato in vitro la tenuta delle suture immergendole in soluzione salina e in soluzione di saliva artificiale (ioni salivari ed enzimi) alla temperatura di 37 gradi.
Sono stati testati 3 tipi di suture riassorbibili comunemente utilizzate in chirurgia orale: chromic, poliglecaprone 25, and polyglactin 910.
E’ stato misurato il tempo in cui si otteneva una riduzione del 50% della tenuta della sutura. Si è riscontrato che tutti e tre i tipi di sutura raggiungevano il decremento del 50% prima in soluzione di saliva che in soluzione salina (da 2 a 13 gg).
Il Poliglecaprone 25 era il filo soggetto al più rapido degrado (5-8 gg), analogo il comportamento degli altri due.
Lo studio è il primo che testa fili diversi con la saliva artificiale e deve indurre il chirurgo a dotarsi dei fili con il più elevato grado di resistenza per prevenire le gravi complicanze che possono derivare dalla deiscenza delle suture endorali, soprattutto dopo chirurgia oncologica.