Sigarette e lockdown: come sono cambiate le abitudini degli italiani. Anche per quanto riguarda il fumo, i comportamenti della popolazione italiana durante il lockdown sembrano essere leggermente cambiati.
È quanto rivelano i risultati di un sondaggio condotto dai ricercatori del CoEHAR dell’Università di Catania, in collaborazione con l’Università di Roma La Sapienza e la LIAF Lega Italiana Anti Fumo.
Quasi 2.000 partecipanti, suddivisi in 7 gruppi a seconda della diverse abitudini al fumo, hanno risposto al questionario online.
I risultati hanno evidenziato una leggera diminuzione nel numero di sigarette fumate nei consumatori di sigarette convenzionali e di consumatori “duali” di sigarette elettroniche e classiche.
Ciò è dovuto a diversi fattori, tra cui la mancanza delle abitudini solitamente correlate all’accensione della sigaretta, alla convivenza con membri della famiglia che non fumano e ai timori generalizzati legati allo sviluppo di forme gravi di COVID-19.
Come per i generi alimentari, i fumatori hanno fatto scorte ingenti di sigarette, nel timore di avere difficoltà di approvvigionamento.
“Il consumo dei fumatori occasionali e degli svapatori è rimasto fondamentalmente lo stesso”.
Il 30% degli ex-fumatori, ha però dichiarato di voler ricominciare a fumare.
In condizioni di pericolo, stress e ansia, chi aveva smesso di fumare è a forte rischio di ricaduta nel vizio.
BIBLIOGRAFIA
Pasquale Caponnetto, Lucio Inguscio, Claudio Saitta,Marilena Maglia,Francesca Benfatto, and Riccardo Polosa .Smoking behavior and psychological dynamics during COVID-19 social distancing and stay-at-home policies: A survey Health Psychol Res. 2020 May 27; 8(1): 9124.doi: 10.4081/hpr.2020.9124