Nuove Linee Guida per il Trattamento della Rinite Allergica
Sono state pubblicate on line a Novembre 2017 su Annals of Allergy, Asthma & Immunology le nuove linee guida sul trattamento della rinite allergica del Joint Task Force on Practice Parameters (JTFPP) dell’American Academy of Allergy, Asthma, & Immunology and the Joint Council of Allergy, Asthma & Immunology. L’ obiettivo come affermato dal leader del gruppo Mark Dykewicz, professore di allergia e immunologia e di Medicina Interna alla Saint Louis University School of Medicine, Missouri, è stato quello di facilitare il processo decisionale dei clinici uniformando i diversi trattamenti e contemporaneamente ridurre i costi.
L’ aggiornamento delle Linee Guida 2017 si è rivolto a tre scenari clinici:
a) Nei pazienti con Rinite Allergica dai 12 anni in su, i membri del JTFPP ritengono preferibile che i sintomi nasali siano trattati solamente con corticosteroidi intranasali piuttosto che dalla combinazione di antistaminico orale e corticosteroide intranasale. La raccomandazione è definita forte e rappresenta un deciso cambio di orientamento rispetto alle linee guida precedenti del 2008.
b) Nel trattamento iniziale della Rinite allergica stagionale moderata-severa in soggetti maggiori di 15 anni è raccomandato un trattamento con corticosteroidi intranasali unitamente all’antagonista dei recettore per i leucotrieni (LTRA) Montelukast, laddove le precedenti linee guida attribuivano uguale valore ai due farmaci in alternativa e non in associazione.
c) L’ultimo scenario riguarda l’opportunità di utilizzare la combinazione di cortisosteroidi intranasali con antistaminici intranasali (in prodotto unico o con due somministrazioni separate) anziché la monoterapia . Gli autori ritengono, con alto livello di evidenza, che sia raccomandabile l’associazione intranasale anche se prevede un aumento di costi e del rischio di effetti collaterali.
Non tutti i pazienti infatti rispondono al trattamento standard raccomandato per la Rinite Allergica Stagionale ed il clinico deve avere la facoltà di modificare ed adattare il trattamento alle caratteristiche individuali del paziente e della malattia
Va infine precisato che anche se le raccomandazioni sono approvate anche per la popolazione infantile, non erano stati effettuati studi di revisione sui bambini e che pertanto le stesse raccomandazioni vanno applicate con prudenza nell’ infanzia.