Il Lembo Nasogenieno nelle ricostruzioni Cervico Facciali.
Per la sua semplicita’ di realizzazione, rapidità di preparazione, versatilità, associate ad una elevata affidabilità vascolare rappresenta un eccellente soluzione ricostruttiva per la riparazione di perdite di sostanza di piccola entità a livello del naso, cavo orale e guancia.
L’area donatrice è quella della piega cutanea sita tra guancia e labbro superiore, guancia ed ala nasale, denominata solco nasogenieno.
In questa sede la cute è riccamente vascolarizzata grazie al contributo dell’arteria angolare, ramo della arteria facciale anteriore, dell’arteria infraorbitaria, dell’arteria trasversa della faccia e della infratrocleare.
Su queste arterie ampiamente anastomizzate tra loro è possibile basare la vascolarizzazione assiale del lembo, distinguendo una variante a peduncolo superiore (arteria infraorbitaria) ed uno, più comune a peduncolo inferiore basato sull’arteria angolare.
La modalità di allestimento del lembo avviene tracciando il disegno di dimensioni adeguate alla superficie della perdita di sostanza da colmare, incidendo poi la cute e sottocute fino a raggiungere il piano fasciale che riveste la muscolatura del volto.
Questa deve essere accuratamente conservata.
Se è necessario un lembo di spessore sottile, la dissezione procede in un piano subdermico.
Se serve più spesso, si effettua la dissezione in un piano piu’ profondo, includendo nello spessore anche una certa quantità di tessuto sottocutaneo.
In caso di lembo a peduncolo inferiore, la dissezione procede in senso cranio-caudale, fino ad intersecare la linea trasversa sita sul prolungamento laterale della rima orale a partenza della commessura labiale.
A tale livello infatti il ramo angolare della a.facciale si superficializza nel sottocute, rimanendo compreso nello spessore della base del lembo.
Così mobilizzato, il lembo può essere ruotato fin alla regione da ricostruire.
Nelle ricostruzioni endorali, una volta scolpito e mobilizzato, viene trasferito facendolo ruotare in corrispondenza della base ed introflettendolo attraverso un tunnel transmucoso largo un paio di cm. all’altezza dell’angolo della bocca.
Dopo circa 20gg si può eseguire la sezione del peduncolo alla base in modo da interrompere la connessione con l’area donatrice. La chiusura di quest’ultima viene facilmente effettuata per semplice avvicinamento dei margini. La cicatrice chirurgica residua viene perfettamente dissimulata nel solco naso genieno.
Altre indicazioni sull’utilizzo verranno mostrate nel prossimo aggiornamento.