Con il termine di ipoacusia improvvisa si definisce un deficit uditivo di tipo neurosensoriale insorto improvvisamente o comunque in meno di 24 ore.
E’ generalmente monolaterale, molto rara prima dei 20 anni, presenta un picco di frequenza intorno ai 50 anni. Non esiste differenza fra i due sessi. Spesso accompagnata da acufeni, sensazione di pressione all’orecchio, talora vertigine soggettiva ed iperacusia.
La diagnosi si fa con l’anamnesi (insorgenza improvvisa), l’ esame otoscopico (assenza di patologia flogistica o di tappo di cerume) ma soprattutto con l’esame audiometrico tonale che è indispensabile e DEVE essere eseguito contestualmente alla visita.
L’esame audiometrico evidenzia un deficit neurosensoriale, generalmente superiore a 30 dB in almeno 3 frequenze contigue. L’andamento della curva audiometrica può orientare sulla etiologia, pur riconoscendo che solo il 10% delle ipoacusie improvvise riconosce una causa note.
L’etiologia della Ipoacusia improvvisa può essere attribuita a 6 cause potenziali:
a) Infezioni (Herpes, citomegalovirus, Morbillo etc);
b) Autoimmuni (Lupus, Poliarterite nodosa, S.di Cogan, m.di Wegener etc);
c)Traumatiche ;
d) Vascolari (alterazioni della microcircolazione, occlusione per trombosi o embolo della arteria cocleare comune o dell’arteria spirale del modiolo con ipossia della stria vascolare;
e) Neurologiche (Sclerosi multipla etc)
f) Neoplastiche (Neurinoma dell’acustico, Leucemia etc)
Di fronte alla estrema variabilità delle possibili cause ed alla impossibilità di una diagnosi precisa in tempi brevi, l’unica certezza deriva dalla NECESSITA’ di un trattamento tempestivo e multimodale: quanto prima si inizia la terapia , tanto maggiori sono le possibilità di successo.
Il protocollo d’attacco che adottiamo all’Ospedale San Carlo prevede:
Ricovero d’urgenza o Trattamento in Day Hospital per terapia infusionale per almeno 3 gg. consecutivi con:
a) Cortisonici a scopo antiedemigeno : es Metilprednisolone 0.5-1 g die e.v per 3 gg, poi dosi a scalare
b) Mannitolo o Glicerolo 500 mg ev in infusione rapida ( 2 ore) a scopo antiedemigeno
c) Antivirali in sospetto di Herpes Zoster (es ACYCLOVIR)
d) Farmaci vasoattivi ( mirano a ristabilire la vascolarizzazione e l’ossigenazione dell’ organo del Corti) es NIMODIPINA XV gtt 3 volte al dì, ma possono essere usati anche GINKOBILOBA, PENTOSSIFILINA ed altri.
e) Carbogeno . E’ una miscela composta dal 95% di O2 e 5% di CO2. Agisce come vasodilatatore aumentando il flusso cocleare con aumento delle pressioni parziali di 02 nei liquidi endo e perilinfatici. Viene inalato per 15 minuti ogni 2 ore per almeno 4 volte al giorno.
L’inquadramento diagnostico viene completato eseguendo Esame impedenzometrico, Potenziali Evocati uditivi, Esame vestibolare con stimolazione calorica, RM encefalo ed angolo Ponto cerebellare ( per escludere in neurinoma) e in soggetti ultrasessantenni Ecodoppler dei vasi epiaortici.
Dopo 3 gg. di terapia viene effettuato un primo controllo audiometrico, ed a seconda del recupero, la terapia viene proseguita a domicilio con tempi e dosaggi confezionati per il singolo caso. Nella nostra esperienza è difficile valutare il reale contributo di ciascuna componente terapeutica, ma il trattamento è tanto più efficace quanto precoce è la diagnosi e l’inizio della terapia.
Se non vi è stata risposta si indirizza il paziente alla terapia in camera iperbarica. L’ossigenoterapia iperbarica si propone di aumentare la pressione parziale di O2 nel sangue e di conseguenza anche nei fluidi dell’orecchio interno che nutrono le cellule cocleari.