Infezione da SARS-CoV2 nei bambini: dati dall’esperienza cinese. In contrasto con i dati iniziali che ipotizzavano un minor rischio di contagio nell’infanzia, gli studi più recenti asseriscono che i bambini hanno le stesse probabilità degli adulti di contrarre l’infezione da SARS-CoV2, ma sviluppano una malattia meno sintomatica e meno grave.
Uno studio di revisione epidemiologica e clinica su 11 serie di casi pediatrici affetti da COVID-19 trattati in Cina, per un totale di 333 bambini e ragazzi (età 1-16 anni), rivela che l’83% aveva contratto l’infezione in famiglia.
Il periodo di incubazione variava da 2 a 25 gg con una media di 7 gg.
Il virus era stato isolato dalle secrezioni nasofaringee fino a 22 gg dalla guarigione e dalle feci per più di 30gg in alcuni casi.
Mentre il 35% era risultato asintomatico, co-infezioni erano state documentate in oltre il 79% dei bambini (soprattutto micoplasma ed influenza A-B).
I sintomi più frequenti erano stati tosse (48%; range 19%–100%), febbre (42%; 11%–100% durata media 3-6 gg) e faringite (30%; 11%–100%).
Altri sintomi erano la congestione nasale, rinorrea, tachipnea, starnuti, diarrea, vomito, mal di testa ad affaticamento.
Le alterazioni degli esami di laboratorio risultavano minime e quelle degli esami radiologici aspecifiche rispetto agli adulti, con in alcuni casi infiltrati polmonari basali unilaterali o bilaterali, con raramente immagini di opacità a vetrino di orologio.
Solo il 3% aveva avuto necessità di un ricovero in terapia intensiva ed il 6% aveva avuto necessità di ossigenoterapia.
Due bambini sono deceduti per le complicanze da COVID-19 associate a gravi comorbidità (leucemia ed idronefrosi).
I trattamenti farmacologici utilizzati sono stati oseltamivir, ribavirin (±lopinavir), interferone, glucocorticoidi, immunoglobuline, antibiotici e medicina tradizionale Cinese.
La degenza media è stata di 13-14 gg ( range 5 -28 giorni).
Infezione da SARS-CoV2 nei bambini: dati dall’esperienza cinese
Infezioni prenatali sono state descritte in 65 donne e 67 neonati.
Il 27 % aveva partorito prima del termine e due mamme (3%) sono finite in TI .
Il 30% dei neonati aveva presentato un distress fetale .
Le altre complicazioni neonatali sono state distress respiratorio e polmonite (18%), basso peso alla nascita (13%), coagulazione intravascolare disseminata(3%), asfissia (2%) .
Quattro neonati , di cui 3 con polmonite, sono risultati positivi al SARS-CoV-2 nonostante strettissimi controlli e misure di protezione con immediata separazione della madre dai neonati, facendo ipotizzare la possibilità di un contagio verticale materno – fetale.