Rischio di tumori ematologici dopo radiazioni TAC nell’infanzia. I vantaggi della tomografia computerizzata (TC) nella diagnostica e gestione dei pazienti sono indiscutibili.
Tuttavia, l’uso estensivo di questa procedura negli ultimi decenni solleva preoccupazioni sui potenziali rischi di neoplasie ematologiche associati all’esposizione a radiazioni ionizzanti, in particolare nei pazienti giovani.
In Europa ogni anno più di un milione di soggetti in età pediatrica vengono sottoposti a TC.
Tra tutte le fonti di radiazioni mediche, la TC è l’esame di imaging che contribuisce in misura maggiore alla dose effettiva media annua per persona, sia nei bambini che negli adulti.
La dose di radiazioni associata a una scansione TC (circa 1-14 mSv) è paragonabile alla dose annuale ricevuta da fonti di radiazioni naturali, come il radon e la radiazione cosmica (1-10 mSv).
Uno studio europeo (EPI-CT) in cui sono stati coinvolti nove paesi (Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Paesi Bassi, Norvegia, Spagna, Svezia e Regno Unito) ha analizzato i dati di 948.174 persone che erano state sottoposte ad almeno una TAC prima dei 22 anni.
Per ogni soggetto è stata stimata la dose di radiazioni erogata al midollo osseo sulla base della sede corporea scannerizzata, le caratteristiche del paziente, il tempo di esposizione ed i parametri tecnici dell’esame.
Collegando queste informazioni ai registri nazionali dei tumori, i ricercatori hanno identificato i soggetti che hanno sviluppato neoplasie ematologiche nel tempo.
Il follow up medio è stato di 7,8 anni, anche se in alcuni casi è stato possibile monitorare l’incidenza di neoplasia nei successivi 20 anni dopo la prima scansione.
È stata riscontrata una associazione fra la dose cumulativa ed il rischio di neoplasia ematologica pari 1.96% per 100 mGy.
Lo stesso rischio è stato riscontrato per le neoplasie mieloidi e per quelle linfoidi.
I risultati suggeriscono che per ogni 10.000 bambini sottoposti oggi ad esame TAC (dose media 8 mGy) ci possiamo aspettare che 1-2 di loro svilupperà una malattia ematologica attribuibile alla esposizione alle radiazioni nei prossimi 12 anni.
Questi risultati confermano l’evidenza che vi sia un incremento di rischio cancro a basse dosi di radiazione e stressa la necessità per i medici di continuare ad applicare rigorosamente le misure di protezione radiologica in ambito medico attraverso la giustificazione e l’ottimizzazione delle procedure radiologiche, in particolare in ambito pediatrico, affinché il rapporto rischi/benefici sia massimizzato per tutti gli esami TC proposti ai pazienti.
BIBLIOGRAFIA
Magda Bosch de Basea Gomez, Isabelle Thierry-Chef, Richard Harbron, Michael Hauptmann, Graham Byrnes, Maria-Odile Bernier, Lucian Le Cornet, Jérémie Dabin, Gilles Ferro, Tore S. Istad, Andreas Jahnen, Choonsik Lee, Carlo Maccia, Françoise Malchair, Hilde Olerud, Steven L. Simon, Jordi Figuerola, Anna Peiro, Hilde Engels, Christoffer Johansen, Maria Blettner, Magnus Kaijser, Kristina Kjaerheim, Amy Berrington de Gonzalez, …Elisabeth Cardis. Risk of hematological malignancies from CT radiation exposure in children, adolescents and young adults Nature Medicine volume 29, pages 3111–3119 (2023)