Operatori Sanitari durante la Pandemia da Covid-19: evoluzione dello stato di salute mentale. Uno studio Italiano condotto dalle Università di Tor Vergata e dell’Aquila e dalla Fondazione Santa Lucia di Roma ha indagato l’evoluzione della salute mentale degli operatori sanitari durante la pandemia da Covid-19.
Hanno partecipato allo studio 2856 operatori sanitari italiani (età media 42 anni) coinvolti nella assistenza ai pazienti affetti da Covid-19.
Il confronto fra lo stato di salute mentale del periodo 1 Marzo – 30 Aprile 2020 (T1) e 1 Aprile – 31 Maggio 2021 (T2), ha evidenziato un miglioramento dei sintomi di depressione, ansia, insonnia e sintomi da stress postraumatico (PTSS) che si erano manifestati in modo significativo nei lavoratori esposti al diretto contatto con i pazienti affetti da Covid-19 .
In particolare riguardo alla depressione, l’atteggiamento riscontrato a distanza di 14 mesi è stato classificato come resiliente (65.5%), remittente (18.8%), incidente (6.0%) e persistente (9.6%).
L’ atteggiamento nei confronti dell’ansia è risultato resiliente (73.3%), remittente (15.6%), incidente (4.7%) e persistente (6.4%). L’ insonnia è stata classificata resiliente (88.9%), remittente (8.0%), incidente (2.1%) e persistente (1.0%).
Verso i sintomi da stress postraumatico l’atteggiamento è stato di resilienza (38.5%), remittenza (28.3%), incidenza (9.1%) e persistenza (24.0%).
BIBLIOGRAFIA
Rodolfo Rossi, Valentina Socci, Tommaso Benedetto Jannini , Francesca Pacitti et all. Mental Health Outcomes Among Italian Health Care Workers During the COVID-19 Pandemic . JAMA Netw Open. 2021;4(11):e2136143. doi:10.1001/jamanetworkopen.2021.36143
Sono informazioni importanti di cui dovrebbero tenere conto i Dirigenti della Sanità nella organizzazione della gestione delle future emergenze sanitarie!