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Allestimento Sala Operatoria per interventi di Chirurgia Cervico Facciale

Allestimento Sala Operatoria per interventi di Chirurgia Cervico Facciale. Vengono presentati tutti gli step che portano all’allestimento del campo operatorio per un intervento di chirurgia del collo.

 

Si evidenzia come il lavoro di sala operatoria sia un lavoro d’Equipe, dove ognuno ha i propri ruoli e competenze che tutti devono conoscere, condividere e rispettare.

Solo così si raggiunge l’obiettivo di poter operare nelle migliori condizioni possibili, non per la comodità del chirurgo, ma per la miglior riuscita dell’intervento chirurgico.

Tutto inizia con l’ingresso del paziente nel reparto operatorio.

L’infermiera che lo accoglie, oltre a verificarne l’identità e ad effettuare la check list sulle condizioni-allergie-digiuno-lato dell’intervento-consenso firmato, ha il compito di dare assistenza psicologica.

Un sorriso, una parola gentile, non devono essere l’eccezione ma far parte della professionalità dell’equipe.

La strumentista, lavata e vestita sterilmente, allestisce il servitore aiutata dall’infermiera di sala. I ferri chirurgici sono disposti ordinatamente in modo che risultino di mano per passarli al chirurgo durante l’intervento.

Allestimento Sala Operatoria per interventi di Chirurgia Cervico Facciale

Fatto salire il paziente sul letto operatorio, inizia l’allestimento per il monitoraggio del paziente.

Vengono posizionati gli elettrodi per la rilevazione elettrocardiografica.

Importante, negli interventi cervico facciali, è la posizione della testa sul letto operatorio. Deve essere a filo del letto, al centro del lettino.

La corretta posizione è indispensabile per poter mantenere agevolmente la corretta angolazione cervicale chiesta dall’operatore, consentire all’aiuto di non essere troppo distante e scomodo nella partecipazione all’intervento e all’anestesista, che condivide lo spazio cefalico con i chirurghi a differenza della maggior parte delle altre chirurgie, di poter avere il controllo del tubo, in caso di dovervi accedere per necessità.

Il braccio del paziente, opposto a dove si posiziona il primo operatore, fissato al reggi-braccio permette l’accesso venoso e arterioso, il controllo pressorio mediante l’apposito bracciale ed il monitoraggio della ossigenazione periferica del sangue con il pulsossimetro.

La posizione del braccio varia a seconda degli interventi, ma solitamente è preferibile sia lungo il corpo leggermente aperto, con un compromesso fra le esigenze del chirurgo che aiuta, che non deve essere troppo distante dal campo, e dell’anestesista che deve somministrare farmaci dall’accesso venoso. Alla gamba viene posizionata la piastra dell’elettrobisturi e prima della intubazione il paziente viene tenuto caldo mediate coperta termica.

Nella fase di intubazione l’infermiere di sala, o infermiere specificatamente utilizzato in supporto all’anestesia, aiuta l’anestesista nel delicato momento della intubazione oro-tracheale.

Aprire e passare il tubo mandrinato, mobilizzare  la trachea  nella posizione che consente una migliore visualizzazione del piano glottico, smandrinare il tubo e gonfiare la cuffia con la siringa sono i tempi, in successione, che l’infermiere deve attuare.

A questo punto, con il paziente intubato ed il tubo fissato con il cerotto dall’anestesista, si posiziona un pilet sotto le spalle del paziente.

Questo consente una maggiore iperestensione del collo che facilita il rilievo delle strutture anatomiche cervicali. E’ opportuno che al posizionamento del pilet siano presenti sia il chirurgo per valutarne il corretto posizionamento, sia l’anestesista per controllare che l’iperestensione del collo non sia eccessiva, che la testa abbia adeguato supporto e non rimanga sospesa e che in queste manovre il tubo rimanga ben posizionato.

La disinfezione del campo operatorio avviene generalmente con betadine o con altro disinfettante e deve essere ampia, attenta e completa.

La testa sollevata dall’anestesista viene coperta dai telini sterili disposti a triangolo per fare un “cappuccio”.  È importante che i due telini sovrapposti siano simmetrici, assicurandoci che in queste manovre, sempre mantenendo la sterilità del campo e dei guanti degli operatori, il tubo non venga inginocchiato o non faccia decubito sul volto del paziente.

Gli occhi vengono mantenuti chiusi da una striscia sottile di cerotto dopo averli inumiditi con una pomata oftalmica.

Il telo che copre il corpo ideale per interventi otorino è ad U, in modo da permettere la copertura del lati del campo cervicale e della testa. Se non è disponibile il telo ad U, vengono disposti due teli laterali ed il telo più lungo inferiormente a coprire tutto il paziente.

Vengono collegati dall’infermiere di sala gli strumenti elettromedicali, aspiratore ed elettrobisturi. Sul campo è sempre molto comodo avere poggiato sul torace un telino magnetico che permette di mantenere i ferri calamitati vicini alla mano del chirurgo senza che rischino di scivolare, cadere e desterilizzarsi.

Allestimento Sala Operatoria per interventi di Chirurgia Cervico Facciale

Vengono posizionate le luci focalizzate sul campo e l’intervento può iniziare. Il chirurgo operatore lavora dal lato della lesione da trattare, gli aiuti sono di fronte ed in testa, la strumentista alla sinistra del primo operatore. E buon lavoro!

 

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Prof. Maurizio G. Vigili

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