La NBI (Narrow Band Imaging ) o “ Visione a banda ristretta” è una tecnologia che, valutando non solo le caratteristiche macroscopiche di una lesione mucosa ma la sua vascolarizzazione, permette di differenziare, con elevata sensibilità, aree di carcinoma dal normale tessuto infiammatorio.
La luce bianca viene sottoposta ad un filtro che seleziona esclusivamente due lunghezze d’onda (415 e 540 nm) corrispondenti alla luce blu ed alla luce verde. La luce così filtrata ha una particolare affinità ed un picco di assorbimento specifico per l’emoglobina, garantendo l’enfatizzazione dei vasi sanguigni che appaiono blu scuro se localizzati a livello epiteliale o verdi se localizzati a livello sottomucoso.
La tecnologia NBI è stata ulteriormente ottimizzata in termini di qualità delle immagini accoppiandola al sistema dell’High Definition Television (HDTV). Tale accoppiamento ha consentito di individuare patterns vascolari atipici caratteristici delle lesioni neoplastiche e preneoplastiche della mucosa delle VADS.
Le alterazioni morfologiche vascolari comprendono loops vascolari intrapapillari di tipo capillare che si ipertrofizzano ed aumentano di densità nelle lesioni infiammatorie, sino a diventare tortuosi nelle lesioni displastiche ed altamente irregolari in quelle neoplastiche dove si apprezza un’area scura ben demarcata nel contesto di una mucosa normale con la presenza di lesioni scure puntiformi, un aumento della densità vascolare e/o la presenza di vasi tortuosi e irregolari con loops capillari densamente rappresentati.
Il primo a pubblicare risultati sull’uso della NBI nella patologia ORL sono stati Muto e Coll (2004) identificando 34 lesioni metacrone a livello di cavo orale, orofaringe ed ipofaringe durante il follow up di pazienti trattati per carcinoma esofageo. In Italia la scuola che vanta la maggiore casistica ed esperienza è quella dell’Università di Brescia che ha pubblicato lavori in cui la valutazione con NBI-HDTV delle neoplasie del cavo orale ed orofaringe raggiunge una Sensibilità (SE) del 96%, una Specificità (SP) del 100%, un Valore Predittivo Positivo (VPP) del 100% , un Valore Predittivo Negativo (VPN) del 93% ed AC del 97%, che corrispondono ad un guadagno diagnostico del 27% rispetto alle metodiche tradizionali.
Le indicazioni sono tutte le lesioni mucose sospette delle VADS (cavo orale – orofaringe – rinofaringe e laringe)
in fase preoperatoria: diagnosi differenziale fra neoplasia – precancerosi – infiammazione
in fase intraoperatoria (up staging): miglior definizione dei margini di resezione chirurgica
in fase di follow up: precoce identificazione delle recidive o di tumori metacroni
In conclusione la NBI-HDTV offre la possibilità di un approfondimento diagnostico sia in fase pre che intraoperatoria con una maggior precisione nella stadiazione clinica e nella pianificazione chirurgica. Inoltre il guadagno diagnostico della intercettazione precoce delle recidive incrementa significativamente la possibilità di una chirurgia conservativa di recupero con migliori risultati funzionali e della qualità di vita del paziente.
Per ulteriori approfondimenti sull’argomento, si possono consultare anche i seguenti articoli:
- La biopsia delle lesioni sospette nel cavo orale https://www.mauriziovigili.it/la-biopsia-delle-lesioni-sospette-del-cavo-orale-incisionale/
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