La Citologia Nasale (II). Lo studio citologico della mucosa nasale permette di differenziare le numerose patologie nasali, facilitandone il riconoscimento particolarmente nelle condizioni in cui né la sintomatologia, né la diagnostica allergologica sono dirimenti per una diagnosi precisa.
La citologia nasale nell’ambito della diagnostica delle rinopatie ha introdotto, per la prima volta, il concetto della “sovrapposizione” di più patologie nasali; è infatti possibile, grazie alla diagnostica citologica, individuare pazienti affetti da più entità nosologiche, permettendo di evitare errate impostazioni terapeutiche.
I principali quadri cito-patologici delle “riniti cellulari” sono:
La rinite non allergica con neutrofili (NARNE)
La rinite neutrofila è caratterizzata microscopicamente da una importante infiltrazione di neutrofili (> del 20%) senza presenza di batteri, spore e ife fungine tipici delle riniti infettive.
I soggetti più colpiti da questa forma risultano essere i lavoratori dell’industria, dell’artigianato, gli abitanti di centri industrializzati oltre che i fumatori cronici.
Spesso si ritrova nei pazienti affetti da patologia da reflusso gastro-esofageo, dove, l’esalazione di acido cloridrico, e il successivo contatto con la mucosa nasale, è causa responsabile del richiamo di queste cellule dell’infiammazione.
La loro permanenza e il loro continuo rilascio di mediatori chimici (in particolare l’elastasi neutrofila) si traduce clinicamente nella comparsa di alcuni di sintomi “vasomotori”( rinorrea siero mucosa, salve di starnuti, bruciore, congestione nasale).
A differenza delle altre forme vasomotorie cellulari (NARMA,NARES e NARESMA), la sintomatologia è generalmente meno intensa e può regredire una volta individuata e rimossa la causa patogenetica.
Nell’ambito delle poliposi nasali, il quadro neutrofilico è specifico per le forme che si accompagnano alla fibrosi cistica e nel polipo antro-coanale
da www.citologianasale.eu
La rinite non allergica con eosinofili (NARES)
La NARES è una rinite vasomotoria non IgE mediata, caratterizzata da una infiltrazione eosinofila della mucosa nasale che solitamente raggiunge percentuali piuttosto elevate (50-70%).
Si accompagna spesso a poliposi nasale, e/o asma e/o ASA sensibilità.
In una certa percentuale dei pazienti l’eosinofilia nasale si accompagna a ipereosinofilia ematica.
A volte, queste forme di rinopatia possono reclutare, per motivi ancora sconosciuti, mastcellule, trasformandosi, di fatto, in forme eosinofilo-mastocitarie (NARESMA), dove anche la sintomatologia si fa più intensa e continua.
Rinite non allergica eosinofila (NARES) da www.epmedica.it
La rinite non allergica eosinofilo-mastocitaria (NARESMA)
La Rinite non allergica eosinofilo-mastocitaria (NARESMA) è una entità nosologica.
L’aspetto più importante della NARESMA è che, a differenza delle altre forme precedentemente descritte, si associa più frequentemente alla poliposi nasale, asma, rinosinusiti, ecc. oltre che ad una peggiore qualità della vita con disturbi del sonno (continui risvegli, roncopatia e sleep-apnea).
Se associata a poliposi nasale costituisce un indice prognostico di recidiva più sfavorevole.
La NARESMA, come le NARES e la NARMA, risponde molto bene alla terapia corticosteroidea sia topica che sistemica, e, come per tutte le rinopatie vasomotorie, necessitano di controlli clinico-citologici ravvicinati nel tempo.
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La rinite non allergica con mastcellule (NARMA)
Tale rinopatia è caratterizzata microscopicamente dalla presenza di mastcellule nella mucosa nasale in parte degranulate.
Il quadro clinico-sintomatologico è molto intenso (ostruzione nasale, rinorrea, starnutazioni a salve e prurito), e si associa spesso alla presenza di asma e/o poliposi naso sinusale.
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BIBLIOGRAFIA
M.Gelardi: Atlante di Citologia Nasale per la diagnosi differenziale delle rinopatie, II ed Edi Ermes s.r.l. Mi lano 2012
Per ulteriori approfondimenti si possono consultare anche i seguenti articoli:
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