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Linfonodo sentinella – “Medicina Regione Lazio”

Linfonodo sentinella: intervista Medicina Regione Lazio. Cosa fa oggi l’otorino rispetto ai tempi passati? Che cos’è il linfonodo sentinella? Questi ed altri argomenti raccolti in questa intervista su Medicina Regione Lazio. Buona visione!

 

Professore, volevo proprio chiedere innanzitutto un pochino la sua storia, facciamo una panoramica di ciò che la riguarda. Quando nasce questa professione, questa passione in lei?

La passione per l’otorino nasce proprio negli anni di università. Io ho fatto l’università Verona e, fin dal quarto anno di università, ho frequentato la clinica Otorino.

Poi nella mia storia ho lavorato al Regina Elena di Roma per 10 anni e da lì è nata la passione per l’oncologia e poi sono stato primario al San Carlo di Nancy, reparto di otorino, fino all’anno scorso.

Adesso sono libero professionista.

 Sicuramente è stata una bellissima carriera, ecco l’esperienza che ha acquisito è stata utile comunque nel corso degli anni. Di che cosa si occupa un otorino?

Un otorino si occupa di tutta la patologia cervico-facciale. Non è soltanto più l’otorino quello che toglieva le tonsille o operava il setto nasale quindi c’è un largo settore che riguarda la parte oncologica di tutto il distretto cervico-facciale come la lingua, il cavo orale, la laringe e il naso e diciamo che la specialità in questo ambito è una specialità che è diventata molto tecnologica con molta chirurgia endoscopica e con un’attenzione particolare alla preservazione della funzione non soltanto all’aspetto demolitivo e poi ovviamente l’otorino continua occuparsi del problema delle tonsille, dell’orecchio, della patologia della sordità, della patologia del deficit uditivo, del naso, problematiche legate alle allergie alle finiti insomma le cose più un pochino più comuni.

Sono aumentate le allergie in questi ultimi anni?

In senso generale si, diciamo negli ultimi 10 anni, perché c’è stato anche un maggiore inquinamento. Nell’ultimo anno, con il lockdown – uno dei pochi aspetti positivi delle mascherine – in realtà sono diminuite nel senso che ci siamo protetti di più dal contatto con gli allergeni.

Quali sono le patologie o comunque i servizi che le vengono più richiesti in questo periodo di lockdown?

Stranamente la patologia che mi viene più richiesta è la patologia più banale, quella uditiva, il tappo di cerume, la vertigine, la diminuzione dell’udito e purtroppo uno degli aspetti negativi di questo periodo è stato anche il fatto che pazienti con patologia importante hanno ritardato il farsi visitare, il fare i controlli oncologici e questo è un aspetto importante perché sto vedendo patologie oncologiche come vedevo 30 anni fa cioè molto estese. Questo è un aspetto assolutamente negativo e quindi se posso fare un appello alle persone che hanno problematiche, si facciano vedere oggi perché le strutture ospedaliere, le cliniche private, gli studi privati sono ambienti protetti e tutti i medici sono vaccinati e fondamentalmente c’è meno rischio a farsi visitare piuttosto che ad aspettare e si rischia poi di arrivare tardi.

Infatti, si pensa che siano dei ritardi o comunque l’affollamento nei reparti ospedalieri a causa di questa pandemia ….

Però questo adesso non c’è più. C’è stato nel periodo drammatico dell’inizio ma adesso vengono presi tutti i provvedimenti per garantire la sicurezza e poi veramente il personale è nel 99% vaccinato.

Ecco vorrei approfondire con lei Professore un argomento particolare: l’utilizzo del linfonodo sentinella nei tumori del cavo orale.

Questo è un argomento un po’ di nicchia nel senso che io sono uno dei pochi in Italia che fa questa procedura. Non è una procedura recentissima, è una procedura che ha una ventina d’anni e praticamente consente, nei tumori piccoli del cavo orale, piccoli intendiamo tumori che hanno dimensione non superiore ai 2 cm e che andrebbero incontro, oltre l’asportazione del tumore, alla asportazione dei linfonodi laterocervicali perché dobbiamo considerare che nei tumori della bocca del cavo orale è molto frequente la diffusione di metastasi a distanza dei linfonodi del collo. Metastasi che possono essere anche molto piccole e quindi con i linfonodi che non appaiono ammalati alla diagnostica TAC, risonanza, ecografia, però nel 30% dei casi ci sono queste cosiddette metastasi occulte.

Allora per prevenire la diffusione di queste metastasi, si può tradizionalmente asportare tutti i linfonodi del collo quindi asportazione del tumore e asportazione dei linfonodi.

L’esame di questi linfonodi ci fa vedere però che, nel 70% dei casi, l’intervento è inutile perché le metastasi non ci sono.

La metodica del linfonodo sentinella permette di individuare i casi sospetti cioè praticamente il linfonodo sentinella è il primo linfonodo che si trova nella corrente linfatica che si diffonde dal tumore ai linfonodi del collo.

Se noi andiamo ad asportare quel linfonodo specifico, possiamo avere una informazione sulle sue caratteristiche e quindi sulle caratteristiche anche degli altri linfonodi, cioè se questo linfonodo è ammalato togliamo anche tutti gli altri linfonodi; se questo linfonodo è sano, non ha cellule neoplastiche, possiamo risparmiare il 70% di interventi più estesi.

Quindi effettivamente i vantaggi in cosa si possono riassumere?

I vantaggi sono che evitiamo un 70% di interventi che hanno dei rischi anche dal punto di vista di qualche danno funzionale più estesi quindi minor ospedalizzazione e minori costi ma anche minore disagio per il paziente, un intervento molto più conservativo e limitato e abbiamo una stadiazione più precisa nei casi che sono “linfonodo sentinella positivo”.

Questa metodica ci consente oltretutto di studiare il linfonodo in maniera molto molto più dettagliata rispetto all’esame tradizionale.

Come si fa la procedura?

Noi, per individuare linfonodo sentinella, dobbiamo somministrare prima dell’intervento una minima dose di tracciante radioattivo. Si inietta in medicina nucleare intorno alla zona tumorale una piccola percentuale di tracciante radioattivo: quello che noi utilizziamo si chiama nanocolloide.

Questo tracciante viene praticamente catturato, lungo la via linfatica, dai linfonodi più vicini al tumore che rimangono per alcune ore leggermente radioattivi ,è una dose di radioattività assolutamente innocua per il paziente e per gli operatori.

A distanza di qualche ora dalla procedura, il paziente va in sala operatoria, toglie il tumore che con una sonda che capta la radioattività si va a individuare il linfonodo che capta la radioattività che è quello sentinella e con un piccolo intervento, un piccolo taglietto sempre sotto la guida di questa sonda che ci fa individuare esattamente con molta precisione il linfonodo, quel linfonodo viene asportato.

L’intervento finisce così. Il linfonodo viene poi esaminato con molto dettaglio dal punto di vista istologico, vengono fatte delle sezioni a 150 micron quindi vengono praticamente individuate anche le singole cellule eventualmente metastatiche.

Se il linfonodo diventa positivo, nel giro di 20 giorni il paziente viene richiamato e si fa lo svuotamento. Se è negativo, ha risparmiato di fare un intervento successivo.

Il risparmio è molto molto importante insomma le varie operazioni possono affaticare no?

Si la cosa più importante è che il paziente evita un intervento che ha qualche rischio di qualche danno funzionale, modesto perché la chirurgia ha comunque raggiunto dei livelli di sicurezza molto elevati però è sempre un intervento che comporta la ricerca di tutti i linfonodi, lo svuotamento delle fasce del collo, andare a individuare vasi, nervi, liberare le fasce che contengono i linfonodi, quindi sicuramente con qualche rischio in più.

Per ulteriori approfondimenti sul linfonodo sentinella, potete consultare anche i seguenti link:

Linfonodo Sentinella nei tumori del cavo orale ed orofaringe

Glossectomia Parziale e Biopsia del Linfonodo Sentinella

Linfonodo Sentinella nei Tumori del Cavo Orale – Intervista

Individuazione del Linfonodo Sentinella nei Tumori del Cavo Orale

Linfonodo Sentinella: Lezione alla Humanitas University

Linfonodo Sentinella: European Archives of Oto-Rhino-Laryngology

Linfonodo Sentinella: confronto fra biopsia del linfonodo sentinella e svuotamento elettivo del collo

Linfonodo Sentinella: Chirurgia Radioguidata

Linfonodo Sentinella: surgical consensus guidelines

Il Linfonodo Sentinella nei Carcinomi Squamosi del Labbro

L’esperienza personale nelle Biopsia del Linfonodo Sentinella nei T1-T2 del Cavo orale

Il ruolo della Medicina Nucleare nella biopsia del linfonodo sentinella nei tumori del cavo orale

La Chirurgia Radioguidata del Linfonodo Sentinella nei Tumori del Cavo orale

L’esame istologico del linfonodo sentinella nei Carcinomi del cavo orale

Linfonodo Sentinella: Esperienza preliminare all’Ospedale San Carlo

Linfonodo Sentinella: validità della biopsia

Linfonodo Sentinella – 1: Il Razionale

La Biopsia del Linfonodo sentinella nei tumori della bocca

Linfonodi Sentinella: identificazione intraoperatoria

Surgical consensus guidelines on sentinel node biopsy (SNB) in patients with oral cancer

La ricerca del Linfonodo Sentinella: Lavoro d’Equipe

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Prof. Maurizio G. Vigili

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